Fabio Fossati: l’esperienza del coaching a 360° con Libertas Lombardia
Written by Fabio Fossati on 27/05/2025
Il 24 maggio 2025 si è tenuta a Brescia una giornata formativa davvero speciale organizzata da CR Libertas Lombardia nella sede del CPS LIBERAS BRESCIA che ha riunito circa 40 istruttori provenienti da diverse discipline sportive: dalla ginnastica artistica alla danza, dal karate al judo, fino al kung fu e al nordic walking. A fare da cornice a questa iniziativa è stato il tema “Allenatori a 360 gradi”, una riflessione profonda e concreta sul ruolo dell’allenatore moderno.
L’incontro ha visto come relatore Fabio Fossati, esperto di Mental Coaching e formazione sportiva.L’evento, promosso dal CENTRO NAZIONALE SPORTIVO LIBERTAS — ente di promozione sportiva attivo dal 1945 e affiliato al CONI dal 1976 — ha voluto andare oltre la sola dimensione tecnica e fisica dell’allenamento, per esplorare il lato umano e mentale dello sport.
L’allenatore come figura completa
La giornata si è sviluppata in un formato dinamico di quattro ore, alternando momenti teorici e pratici. Si è parlato di comunicazione efficace, leadership, gestione dell’ansia e degli errori, nonché della cosiddetta “cultura delle domande”, ovvero l’arte di porre interrogativi significativi che stimolino riflessioni e consapevolezza negli atleti.
Per Fossati, ciò che ha reso speciale questa occasione è stata la visione condivisa di uno sport che non ruota esclusivamente attorno alla vittoria, ma piuttosto alla qualità dell’esperienza sportiva, alla crescita personale e al piacere di competere e condividere con gli altri una passione comune. Un valore che il mondo amatoriale incarna perfettamente, e che troppo spesso viene dimenticato ai livelli più alti.
La squadra anche negli sport individuali
Un momento particolarmente toccante è stato ascoltare le testimonianze di alcuni allenatori di discipline individuali. Nonostante la natura solitaria di sport come il karate o la ginnastica, è emersa chiaramente l’importanza di sentirsi parte di una squadra, anche nella relazione uno-a-uno tra atleta e coach. Questo concetto di “squadra mentale” è uno degli aspetti più profondi del Coaching, e Fossati ha sottolineato quanto sia fondamentale per costruire alleanze forti e relazioni di fiducia durature.
Un messaggio che va oltre il campo
Fabio Fossati ha espresso grande apprezzamento per lo spirito degli istruttori presenti: figure che vivono lo sport come strumento educativo, sociale e relazionale, non solo come mezzo per arrivare sul podio. “Ho apprezzato tantissimo lo spirito di coloro che si occupano di sport amatoriale — ha affermato — che vanno oltre l’obiettivo della vittoria in una competizione, e ottimizzano al massimo il piacere di competere e soprattutto di condividere con altre persone la loro passione per lo sport.”
Un messaggio che riecheggia con forza nel panorama attuale dello sport: l’allenatore del futuro è, prima di tutto, un educatore completo, capace di allenare non solo il corpo, ma anche la mente e il cuore.